Mercoledì 24/07/2024 | Politica

SANTA MARIA DEL CEDRO. Questione Tari: la maggioranza replica alla minoranza


Il Comune di Santa Maria del Cedro replica alle contestazioni sollevate dal consigliere di minoranza Biagio
Farace, capogruppo di Insieme per il Futuro, nel corso del recente consiglio comunale dedicato
all'approvazione del Piano Economico Finanziario (Pef) della Tassa sui Rifiuti (Tari) per il biennio
2024-2025 e le relative tariffe.
Lo fa attraverso alcune osservazioni del vicesegretario comunale, Rosella De Marco, in passato anche
responsabile dell'area Tributi dell'ente, volte a fornire chiarimenti burocratici ma anche a difendere i
dipendenti degli uffici comunali da attacchi alla loro professionalità.
“Il consigliere - replica la funzionaria - ha cavillato su validazioni del Pef effettuate negli anni anziché
apprezzare il servizio reso gratuitamente dal segretario comunale. La questione della validazione è stata
molto discussa e meraviglia che tale problema venga sollevato da un funzionario contabile. In precedenza,
questo atto obbligatorio doveva essere effettuato da un soggetto terzo rispetto all'ente, quindi a
pagamento, come avvenuto spesso anche per il Comune di Santa Maria del Cedro. Successivamente,
interpretazioni più recenti hanno evidenziato che il soggetto terzo poteva essere anche il segretario
comunale, soprattutto se non titolare, in quanto esterno all'organigramma dell'ente. Pertanto, da quel
momento, nell'ottica del principio dell'economicità, i Pef sono stati validati sempre dai segretari comunali,
prima dal dottor Nicola Falcone e poi dall'avvocato Daniele De Caro”.
Una seconda osservazione è invece dedicata a quanto contestato in merito al costo del servizio di
supporto alla definizione dell'aggiornamento biennale del Pef, svolto per il comune da una società
privata. In sede di approvazione era stata ammessa una svista nella redazione della delibera e il
vicesegretario comunale aggiunge: “Ho già mandato comunicazione all'attuale responsabile dell'area Tributi
di richiesta di rettifica della Determinazione n. 306 del 10/06/2024 in quanto non include tra i servizi affidati
alla Golem Med anche il supporto tecnico alla raccolta e all'invio della Regolazione della qualità del servizio
di gestione dei rifiuti, provvedimento a tutela del cittadino e che l'ente adegua per garantire una maggiore
efficienza e trasparenza nella gestione dei rifiuti urbani”.
Infine, le ultime osservazioni, rivolte alle contestazioni su altri documenti prodotti dall'ente nell'ambito della
deliberazione sulla Tari.
“In merito all'assenza della dichiarazione di veridicità del gestore e dei dati del bilancio nell'allegato 1 -
annota ancora la De Marco -, rimando il consigliere alla nota n. 8556 del 23.07.2024. Per quanto concerne,
invece, la presunta pregiudizialità dell'approvazione del Pef per la mancata presentazione del parere
obbligatorio del revisore, si evidenzia che il Piano non è riconducibile ad alcuno degli atti per i quali le
vigenti disposizioni prescrivono il parere dell'organo di revisione. In particolare, il Pef non costituisce uno
strumento di programmazione, ma semplicemente un calcolo da cui deriva l'elaborazione delle tariffe al fine
dell'integrale copertura dei costi inerenti il servizio rifiuti. Non a caso il termine di approvazione del Pef è
successivo a quello di approvazione del bilancio di previsione, che è un atto di programmazione. Semmai
sarebbe stato opportuno, ma non obbligatorio, acquisire il parere se ci fosse stata una variazione in
aumento o in diminuzione del Pef, preludendo ad una variazione di bilancio. Infine, in merito alla diffida sulla
validazione apposta dal segretario De Caro, credo che il consigliere Farace abbia omesso di leggere la parte
in cui evidenzia che 'nel caso del Comune di Santa Maria del Cedro l'Ente Gestore e l'Ente Territorialmente
Competente coincidono'”.

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