SANTA MARIA DEL CEDRO. L’Istituto comprensivo “Paolo Borsellino” celebra la Giornata mondiale della Sindrome di Down. Giulia racconta la diversità in modo innovativo. Gabriel incanta con la sua danza.
Un’esperienza didattica esaltante, che ha riproposto il ruolo centrale dell’inclusione al centro del percorso educativo che l’Istituto Paolo Borsellino di Santa Maria del Cedro, diretto da Patrizia Granato, porta avanti da tempo. L’occasione è stata offerta dalla Giornata mondiale della Sindrome di Down. L’iniziativa dal titolo “Giulia, la diversità è una ricchezza”, si è svolta questa mattina (21 marzo) nell’aula magna del plesso di via Lavinium ed ha coinvolto gli alunni della scuola primaria e della secondaria di primo grado. Giulia è un’ex alunna dell’Istituto Paolo Borsellino; oggi frequenta la 2^ classe al Liceo scientifico “Pietro Metastasio” di Scalea, diretto da Laura Tancredi. Accompagnata dalla sua docente di sostegno, Daniela Montanaro, Giulia ha raccontato in modo innovativo la sua esperienza educativa, condividendo le difficoltà e le conquiste della sua ancora breve carriera scolastica, percorso fondamentale per la sua attuale inclusione sociale e futura lavorativa. In particolare, ha presentato un accattivante lavoro digitale, realizzato con Powtoon, una piattaforma innovativa per la creazione di video animati. Nella sua presentazione sulla diversità, Giulia ha spiegato ai presenti il concetto genetico della trisomia 21, attraverso il proprio avatar che interagisce con altri, in maniera educativa e inclusiva. Il lavoro è stato anche elaborato in lingua inglese, frutto del lavoro costante e meticoloso della studentessa. L’evento è stato allietato da intermezzi musicali proposti dai talentuosi ragazzi dell’orchestra della scuola, accompagnati per l’occasione dai maestri Giovanna Caruso e Andrea Porto. Protagonista insieme a Giulia, il piccoloGabriel, con sindrome di Down, della classe 1^ primaria. Guidato dalle sue docenti e insieme ai suoi compagni di classe Gabriel, con entusiasmo,ha eseguito,con canto e danza, una breve e simpatica coreografia per la pace. A portare il saluto dell’amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro, guidata dal sindaco Ugo Vetere, è stata l’assessore alla cultura, Emanuela Dito, che ha sottolineato quanto sia importante sfruttare queste occasioni per sensibilizzare quante più persone possibili sul tema delle disabilità: “È una nostra responsabilità diffondere il messaggio che le persone con sindrome di Down devono avere diritto ad un’educazione inclusiva e le stesse opportunità di ogni altro studente”. A sottolineare l’importanza dell’educazione all’autonomia di queste persone speciali è stata la dott.ssa Daniela Campagna, psicologa e psicoterapeuta, che,con garbo e competenza, ha proposto un video in cui è emersa l’importanza dell’istruzione inclusiva fin dalla prima scolarizzazione e lancia un messaggio chiarissimo: la piena inclusione è un processo che inizia sui banchi di scuola. “Timori, pregiudizi e stereotipi antichi accumulati dentro tutti noi- ha detto Campagna- orientano il modo di rapportarsi all’alunno e influenzano le aspettative. E tutto questo determina una difficoltà di approccio all’alunno-compagno sia dal punto di vista didattico che educativo-relazionale. La strada che vuole percorrere, un alunno con sindrome di Down, anche se piena di ostacoli, non ha nulla di speciale e comincia esattamente nello stesso punto in cui comincia per tutti gli altri bambini”.Un caso concreto quello di Giulia che, evidenzia quanto le tecnologie digitali siano in grado di offrire quella versatilità didattica per un approccio pedagogico differenziato e come ha ribadito la dirigente Granato, è il risultato concreto di un’interazione che ormai avviene costantemente tra le famiglie, il territorio e l’Istituto Borsellino, con l’intento di integrare la didattica con le relazioni interpersonali e le esperienze di vita. A conclusione dell’evento, l’assessore Dito, a nome dell’amministrazione comunale,ha consegnatoad entrambi una targa ricordo,in segno di riconoscimento per i due alunni speciali, campioni nella vita.
La Giornata Mondiale sulla sindrome di Down (WDSD – World Down Syndrome Day in inglese) è un appuntamento internazionale – sancito ufficialmente anche da una risoluzione dell’ONU – nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’inclusione nella società di tutte le persone con sindrome di Down.La scelta della data 21 marzo non è casuale: la sindrome di Down, detta anche Trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più – tre invece di due – nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule.