SCALEA. Pubblicati gli atti della Direzione dell’ASP di Cosenza, per il rilancio della Sanità Territoriale nell’Alto Tirreno Cosentino
Con Atto Deliberativo n. 1327 del 17/06/2024 e n. 1331 del 17/06/2024, Il Direttore Generale dell’ASP di Cosenza ha approvato il progetto definitivo ed immediatamente esecutivo per la realizzazione, a Scalea, dell’Ospedale di Comunità e della Casa di Comunità. Il Poliambulatorio di Scalea è diventato un punto di riferimento fondamentale per i cittadini dell’alto Tirreno cosentino. Nel corso di questi ultimi anni, infatti, il numero delle prestazioni erogate e degli specialisti presenti è cresciuto in maniera esponenziale. Basti pensare che dal 2018 ad oggi da 11 specialità mediche presenti si è giunti ad offrirne 22. Inoltre, ad arricchire l’offerta sanitaria è la presenza dell’AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) che vede la partecipazione di 25 medici di medicina generale, presenti in sede per dodici ore al giorno. Presenza che garantisce continuità nell’assistenza e risposte sanitarie appropriate a tutti i codici bianchi che, altimenti, afferirebbero impropriamente al Pronto Soccorso. E’ bene evidenziare che l’AFT di Scalea e quella di Amantea, rappresentano le uniche realtà di AFT pubbliche sull’intero territorio di competenza dell’A.S.P. di Cosenza. Il 118, la Guardia medica e il potenziamento delle attività del Consultorio familiare completano il quadro dei servizi messi a disposizione dei cittadini. Molta soddisfazione è stata espressa dalla dott.ssa Angela Riccetti, Direttore sanitario Tirreno, la quale ha evidenziato come il lavoro svolto abbia portato a raggiungere risultati importantissimi in termini di offerta di servizi ai cittadini. “In questi anni – spiega la dott.ssa Riccetti - ho lavorato assiduamente con l’intento di potenziare il Poliambulatorio di Scalea e, oggi, posso ritenermi soddisfatta di quanto già realizzato. Tra le altre cose spero di riuscire ad attivare, nel più breve tempo possibile, ulteriori servizi come quello della telemedicina “. Nei prossimi anni l’obiettivo è di arrivare ad offrire ai cittadini, presso la sede del poliambulatorio, ulteriori servizi, quali la riattivazione delle piscine terapeutiche per il trattamento dei disturbi dello spetto autistico e l’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative, prevedendo per questi ultimi, posti letto in numero adeguato alla popolazione. Il Poliambulatorio di Scalea, peraltro, diventerà Casa di Comunità e Ospedale di Comunità con lo scopo di rispondere ai bisogni di natura sanitaria e sociosanitaria per la popolazione di riferimento. “La Casa di Comunità – sottolinea la dott.ssa Riccetti – garantirà servizi di diagnosi e cura, di assistenza medica e infermieristica, mentre il secondo si atteggerà quale struttura sanitaria di ricovero, assolvendo ad una funzione intermedia tra l’assistenza domiciliare e il ricovero ospedaliero vero e proprio”. L’Ospedale di Comunità, quindi, eviterà di congestionare le strutture ospedaliere attraverso ricoveri impropri e favorirà dimissioni protette in tutte quelle situazioni in cui le necessità sociosanitarie includono, ad esempio, esigenze di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e di assistenza o sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio. L’accesso all’Ospedale di Comunità, quindi, sarà possibile sia in occasione di dimissione da struttura ospedaliera sia per quei pazienti che provengono dal loro domicilio, essendo previsti anche ricoveri brevi. “Il potenziamento, in questi termini, del Poliambulatorio di Scalea – conclude la dott.ssa Riccetti – potrà finalmente rispondere a molte di quelle istanze sanitarie che, fino ad oggi, non hanno ancora ottenuto un’adeguata risposta”.